Bolentino di profondità

Note generali

E' una variante del bolentino che si avvale di strumenti specifici, in particolare canne e mulinelli elettrici, e si attua su fondali impegnativi, dai 200 metri in poi circa, fino ad arrivare ai 500/1000 metri.

E' una tecnica che molto fa discutere, diciamo che sostanzialmente divide in 2 il mondo dei pescatori, chi la ama e chi non la condivide proprio. Il tutto è principalmente legato all'utilizzo del mulinello elettrico ed al fatto che nell'azione di recupero il pescatore praticamente non fa nulla. E' il mulinello elettrico, una volta azionato, che recupera la preda.

  

Prede

Pesce sciabola, Cernia, Occhione, Pesce San Pietro, Gattuccio, Rana pescatrice, Scorfano rosso, Sugherello, Spinarolo, Pesce castagna

Tecnica

Elemento primario è la profondità dello spot di pesca. Questa varia tra i 200 ed i 500/1000 metri. Per cui la sua azione di pesca si svolge, a seconda della conformazione del fondale, a distanze ragguardevoli dalla costa. Pertanto è rivolto a chi dispone di mezzi capaci di portarci in sicurezza a tali distanze. Generalmente olte le 6 miglia.

Esche

Sarda, Calamaro, Seppia, Gambero

La loro scelta, oltre che in relazione alla capacità attrativa intrinseca verso le singole specie, deve essere effettuata in relazione, di nuovo, alla profondità a cui si pesca. Laddove infatti la sarda risulta essere l'esca più attrattiva per le varie specie, la stessa non garantisce una buona resistenza sull'amo. Considerati i tempi necessari a salpare la lenza, pertanto, non è proprio indicato utilizzare un'esca che non garantisca una buona continuità di tenuta sull'amo.

Attrezzatura

Canne

Questte sono generalmente molto corte e rigide. Oltre quelle in commercio specifiche per tale pesca, si utilizzano, a volte, canne da traina di alto libraggio oppure canne artigianali specificatamente realizzate in base alle esigenze.

Mulinello

Tipicamente elettrico e a bobina rotante. In commercio ve ne sono vari modelli studiati appositamente per questa tecnica.

Ecosandaglio

Possiamo dire che in questa tecnica è quasi elemento fondamentale e, di nuovo, viste le notevoli profondità, deve essere obbligatoriamente di eccellenti carateristiche.

Lenza

Essendo una sostanziale variante del bolentino classico, anche la lenza dimostra tale collegamento. La stessa infatti è strutturata sostanzialmente come quella per il bolentino se non che i braccioli aumentano di numero (tra 5 e 10), molto corti (per evitare attorcigliamenti, vista la profondità che devono raggiungere), circa 10/15 cm.

Per il collegmanto dei braccioli al trave è preferibile non utilizzare le girelle bensì avvalersi o delle girelle a T (quelle a 3 bracci), oppure legare direttamente il bracciolo sul trave. Sui braccioli si montano perline fosforescenti o addirittura degli star light. Ricordiamo che all'aumentare della profondità diminuisce proporzionalmente la quantità di luce che riesce a penetrare per cui, alle profondità a cui si pesca, è praticamente buoi e pertanto lo star light diviene esso stesso elemento di attrattiva per la preda. Per tale motivo si giugne addirittura all'utilizzo di lampade a batteria.

NOTA: la normativa vigente in materia di pesca sportiva vieta l'uso di qualsiasi fonte luminosa, pertanto anche le semplici perline fosforescenti sarebbero vietate.

Struttura generale della lenza:

Lenza madre - dacron da 50/100 libbre

Terminale - nylon dello 0.50/0.70

Braccioli - nylon dello 0.40

Ami - numero 1/2

Piombo - dai 500 ai 1000 grammi circa

Azione di Pesca

L'azione di pesca è molto simile, ovviamente, al bolentino classico anche se, per l'ennesima volta, la stessa è condizionata dalla profondità. Infatti la battuta avviene obbligatoriamente a scarroccio in quanto l'ancoraggio è praticamente impraticabile.

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